Tecnica operatoria
La tecnica dell’autotrapianto, conosciuta sin dagli anni ’60 con il termine di “Punch-graft” ha subito nel corso dei decenni diverse modificazioni sino all’attuale metodica, per cui si preleva una striscia di cuoio capelluto dalla quale si “ritagliano” numerosissimi innesti mono o bibulbari, che vengono poi inseriti nella zona calva previa microscopica perforazione della cute. Il trapianto così effettuato attecchisce rapidamente e non rimangono cicatrici visibili, in quanto la striscia prelevata è molto sottile e la zona nascosta dai capelli già presenti. I capelli non cresceranno comunque subito; i follicoli piliferi trapiantati, privati temporaneamente dell’apporto nutritizio, entrano in una fase di riposo di circa 3 mesi e solo successivamente riprendono a produrre capelli in modo definitivo.
Si tratta di una tecnica ormai ampiamente consolidata e sperimentata in tutto il mondo: solo negli USA più di due milioni di pazienti si sono sottoposti a questa particolare procedura chirurgica.
L’intervento si esegue in anestesia locale con eventuale sedazione e , a seconda del numero di capelli de trapiantare, può durare dalle 3 alle 6 ore. In pratica si può arrivare a trapiantare da 1000 a 3000 capelli in un’unica seduta e una seduta analoga può essere ripetuta dopo circa un anno.