Questa condizione, in molti casi, crea problemi a livello psicologico che possono manifestarsi con difficoltà nei rapporti di relazione.
Dal punto di vista obiettivo, è necessario distinguere la ginecomastia vera da quella falsa, in quest'ultimo caso l’aumento delle mammelle non è causato da un aumento di volume della ghiandola mammaria, ma solo da un eccessiva presenza di tessuto adiposo. Tale diagnosi differenziale si ottiene con una semplice ecografia della regione mammaria. In questo caso non sarà necessario un intervento di asportazione della ghiandola in esubero, ma basterà intervenire con una semplice liposuzione, che provvederà ad aspirare il tessuto adiposo in eccesso tramite una cannula inserita attraverso piccole incisioni cutanee ( 2 mm).
Per la correzione della ginecomastia vera è necessario sottoporsi ad un intervento chirurgico che prevede l'eliminazione degli eccessi ghiandolari. L’intervento viene praticato in regime di day surgery in anestesia locale con sedazione e può durare da 1 a 3 ore. Per rimuovere l’ipertrofia della ghiandola mammaria l’incisione potrà essere fatta, in base all’entità della ginecomastia, o solo intorno all’areola, o praticando l’incisione a T rovesciata. Dopo l’intervento possono comparire piccoli edemi ed ecchimosi nella regione trattata e raramente piccoli sanguinamenti. Nelle prime 48 ore è consigliato riposo assoluto, mentre a partire dal terzo giorno si possono riprendere le attività quotidiane, evitando sforzi e lavori manuali. Dopo una settimana si può riprendere l’attività lavorativa se questa non comporta particolare impegno del fisico, mentre dalla seconda settimana possono essere riprese tutte le attività, tranne quella sportiva che necessita di 30 gg dalla data dell`intervento